• Il 2013 sarà un anno spettacolare perlomeno dal punto di vista astronomico: potremo stare con gli occhi rivolti al cielo insieme ai più appassionati astrofili, visto il susseguirsi di eventi celesti e la sfilata di asteroidi e comete.
    Si comincia infatti il 15 febbraio con il passaggio dell'asteroide 2012 DA14, che si prevede transiterà alla distanza variabile di 27 e 35 mila chilometri dalla Terra (più vicino della Luna per intenderci): l'unico impatto rilevante potrebbe essere l'intersecarsi dell’orbita con la traiettoria di alcuni satelliti artificiali, anche se il pericolo potrebbe ripresentarsi nel 2020, anno in cui l'asteroide si riavvicinerà più pericolosamente al nostro pianeta (1).

  • Tra marzo ed aprile invece riceveremo la visita della cometa 2014 L4 PanSTARRS (2), infine a novembre, in anticipo rispetto alle festività natalizie farà capolino la cometa Ison (3).

  • Gli studiosi moderni rilevano che il passaggio di comete è molto più frequente di quanto si pensi e che spesso passa inosservato, nonostante le catastrofistiche credenze legate a tali fenomeni celesti, poiché la superstizione è sicuramente più arcaica delle profezie dei Maya, come dimostra del resto l'etimologia stessa della parola "disastro" che deriva dai termini greci dis=cattivo aster=astro.

  • Infatti alle comete sin dall'antichità venivano attributi effetti nefasti, anche se la teoria aristotelica considerava casuale la concomitanza tra il passaggio di una cometa ed il verificarsi di un terremoto, quindi non attribuiva alcuna relazione di causa ed effetto,  la comparsa di un oggetto celeste insolito, molto luminoso e munito di coda, venne spesso associata ad eventi catastrofici, quali le epidemie, le carestie e i terremoti. Le credenza legate a fenomeni celesti assunsero un'importanza via via sempre più notevole, poiché si riteneva che le condizioni meteorologiche influissero direttamente sulla salute degli uomini, sulla fertilità dei campi e addirittura sulle cause dei movimenti tellurici.

  • Oltre alle testimonianze ed alle registrazioni di comete presenti nelle opere di Seneca, di Plinio il Vecchio, di Calpurnio Siculo e di Dione Cassio, esistono registrazioni negli annali cinesi (gli imperatori cinesi temevano le comete più degli eserciti nemici) ed anche nelle cronache medievali, che tramandano elenchi di comete associate alla morte di sovrani o ad eventi naturali straordinari. Le comete citate dagli antichi probabilmente erano manifestazioni periodiche della famosa cometa di Halley (4).

  • Tra coloro che han contribuito a diradare le nebbie della credenze popolari ed i terrori irrazionali, vi è il grande filosofo Seneca che, nel libro VII Le Comete, ultima parte delle Naturales Quaestiones, sintetizza ed esamina criticamente le scoperte e le intuizioni degli studiosi del passato, confutando le teorie di Epigene, Anassagora e Zenone, seguendo invece Apollonio di Mindo nell'affermare che le comete sono fenomeni celesti a sé stanti e che vanno studiate e catalogate come tali.
    Seneca preannuncia la teoria di Newton scrivendo che il mondo ha movimenti irrevocabili (opus hoc aeternum irrevocabiles habet motus) e che verrà qualcuno a dimostrare in quali regioni del cielo corrano le comete, perché errino separatamente dagli altri corpi celesti, quale sia la loro grandezza e natura (5).

    Rassicurati non solo dallo stoicismo di Seneca, ma soprattutto dalle moderne conoscenze scientifiche, che ci dicono le comete altro non sono che una sorta di "palle" di ghiaccio, gas e polveri cosmiche in orbite circolari, possiamo stare tranquillamente col naso all'insù, rivolgendo lo sguardo alla volta celeste, senza dimenticare però di prestare attenzione anche a dove si posano i piedi, perché altrimenti le stelle le vedremo sicuramente, ma con i bernoccoli in testa!

  • (1) cfr. http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=2012+DA14;orb=1http://neo.jpl.nasa.gov/risk/2012da14.html
    (2) Scoperta da Richard Wainscoat (Università delle Hawaii) su quattro immagini scattate il 06/06/2011 con il telescopio "Pan-Starrs1", installato a Haleakala (isole Hawaii). La cometa è stata designata come la cometa C/2011 L4 (PANSTARRS) dal nome del telescopio appunto (cfr. http://www.csc.eps.harvard.edu/2011L4/index.html)
    (3) http://solarsystem.nasa.gov/scitech/display.cfm?ST_ID=2504
    (4) La  1P/Halley, è la più famosa e brillante delle comete periodiche cfr.  http://it.wikipedia.org/wiki/Cometa_di_Halley
    (5)
    "Erit qui demonstret aliquando in quibus cometae partibus currant, cur tam seducti a ceteris errent, quanti qualesque sint" in Quaestiones naturales, Liber  VII De cometis, [25,7] cfr. http://www.thelatinlibrary.com/sen/sen.qn7.shtml
    Nel  1815 Giacomo Leopardi nel “Saggio sopra gli errori degli antichi” rende onore alla profondità delle riflessioni sulla natura fatte da l filosofo scrivendo: “La predizione di Seneca si è avverata. La sua opinione intorno alle comete è ora dimostrata dall’esperienza, e tenuta da tutti per vera. Ma la memoria degli antichi non è ancora spenta, come egli credeva dover avvenire”.