Non tutti conoscono Nikolaj Ivanovič Vavilov (1) l’agronomo, botanico e genetista russo, antesignano degli studi sulla biodiversità vegetale, esempio al tempo stesso della gloria scientifica russa e vittima dello stalinismo.  

Dal 1916 al 1936 nel corso dei suoi viaggi, Vavilov scoprì i centri di origine delle varietà più importanti per l'alimentazione mondiale (2) e raccolse oltre 250.000 specie di piante domestiche e selvatiche, che vennero catalogate e studiate fino al 1940 in 115 stazioni sperimentali, disseminate sul territorio sovietico e diversificate per clima e tipo di terreno. Caduto in disgrazia, in seguito alla controversia scientifica contro le astruse teorie genetiche di Trofim Lysenko (direttore dell'Accademia delle scienze agricole sovietica), venne arrestato e morì nel gulag di Saratov nel 1943.

Riabilitato post mortem nel 1955, a lui è intitolato il VIR-Vavilov Institut fo Research Plant Industry (3). Fra le eredità lasciate da Nikolaj Vavilov va ricordata soprattutto la stazione sperimentale Pavlovsk, una fra le più grandi banche di sementi e piante esistenti al mondo, destinata a conservare la diversità genetica (4).

Purtroppo nel 2010 la stazione fondata da Vavilov è salita agli onori della cronaca per una triste vicenda immobiliare: la più preziosa collezione di piante del mondo rischia di scomparire a causa del passaggio di proprietà dei terreni dell’Accademia russa delle scienze alla RHD Foundation - Russian Housing Development Foundation (5). Nonostante diversi ricorsi e lettere di protesta presentate da studiosi di tutto il mondo dal 2010 ad oggi (6), gli interessi economici del boom edilizio russo stanno prevalendo sulle finalità scientifiche nel silenzio ufficiale (forse per non urtare il governo russo) dell’Istituto botanico intitolato a Vavilov (7).

Le notizie trovate in rete circa il destino della stazione (aggiornate a maggio 2012) non sono del tutto confortanti: da un lato sul sito della RHD Foundation si dice che i terreni in base alla pianificazione generale ed al regolamento di uso del suolo e dello sviluppo di San Pietroburgo, si trovano in una zona di edilizia residenziale(8), dall’altro sul sito del VIR è stata appena pubblicata la notizia che il 17 Aprile 2012 il governo russo ha emanato il decreto n. 521, nel quale si disciplina la destinazione di parte del terreno alla stazione Pavlovsk ed il suo uso per la conservazione delle risorse fitogenetiche, precludendo la costruzione di immobili, fatte salve eventuali modifiche legislative ed il controllo da parte dell’Agenzia Federale di Gestione della Proprietà e del Ministero dell'Agricoltura della Federazione russa (9).

Appare evidente che il futuro della stazione Pavlovsk, che ha resistito persino all’assedio di Leningrado (10), è legato più alle leggi del business che a quelle della scienza.

(1) Cfr. bibliografia ufficiale su http://vir.nw.ru/history/vavilov.htm e quella su Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Nikolaj_Ivanovi%C4%8D_Vavilov
(2) riso e canna da zucchero provenienti da India e Sud-est asiatico, orzo, avena e fichi dall'area turco-iraniana, soia dalla Cina, olivo e mandorle dall’area mediterranea, mais e pomodori dal Centroamerica, pepe, patate e caffè dall'area Andina, del Brasile e del Paraguay, sorgo dall’Etiopia ed infine grano dall'Asia Centrale. 
(3) http://vir.nw.ru/structure.htm
(4) cfr. Vavilov and his Institute: A history of the world collection of plant genetic resources in Russia di Igor Loskutov http://www.bioversityinternational.org/fileadmin/bioversityDocs/Training/Fellowships/Vavilov/26_Vavilov%20and%20his%20institute%20a%20history%20of%20the%20world%20collection%20of%20plant%20genetic%20resources%20in%20Russia.pdf
(5) Si veda il sito ufficiale della Russian Housing Development Foundation http://www.fondrgs.ru/en Cfr. gli obiettivi e le linee di attività della Fondazione al link: http://www.fondrgs.ru/en/about/goals.php
(6) cfr. la petizione (chiusa circa 1 anno fa con 25.000 firme raccolte) promossa da the Global Crop Diversity Trust
http://www.change.org/petitions/tell-the-president-of-russia-to-stop-the-destruction-of-the-future-of-food
(7) cfr.articolo http://www.vaviblog.com/pavlovsk-latest-but-not-very-new/
(8) http://www.fondrgs.ru/en/press/news_detail.php?ID=14166
(9) cfr. notizia in inglese http://vir.nw.ru/news/14.05.2012_en.html ed in russo http://vir.nw.ru/news/14.05.2012.html
(10)
Durante il lungo assedio tedesco (900 giorni), i ricercatori dell'Istituto difesero a rischio della vita le sementi ed i frutti dall’assalto dei concittadini affamati.