"Laughter is the most inexpensive and the most effective wonder drug. Laughter is a universal medicine."   Bertrand Russel

Assistere alla proiezione di un film comico al cinema produce maggiore ilarità della visione casalinga e solitaria di una commedia.  La risata collettiva è contagiosa perché sfrutta l’effetto di innesco simile a quello prodotto dallo sbadiglio.  
Non si tratta certo di un semplice riflesso meccanico pavloviano, ma del meccanismo dei neuroni specchio (1).  

In termini molto semplici i neuroni specchio agiscono nella corteccia premotoria e data la loro vicinanza ai neuroni motori, inducono le aree del cervello preposte al movimento ad attivarsi non appena si vede qualcuno compiere una risata, uno sbadiglio o un altro gesto.
Gli studi nel campo delle neuroscienze hanno dimostrato che il meccanismo dei neuroni a specchio può avere rilevanza clinica anche nel trattamento della sindrome dell'autismo e per lo sviluppo di strategie di riabilitazione motoria.

Tornando però all'argomento di partenza, va rimarcato ulteriormente che il riso è un’efficace terapia per migliorare lo stato emotivo di base, produrre rilassamento muscolare, abbassare i valori della pressione arteriosa e può addirittura produrre effetti antidolorifici, come dimostrano gli esperimenti sulle proprietà analgesiche del buon umore (2).

Al di là dell’esperienza empirica quotidiana, le ricerche scientifiche hanno riscontrato la riduzione dello stress attraverso il netto crollo del tasso di cortisolo (il cosidetto ormone dello stress) ed i conseguenti effetti immunoprotettivi derivanti dalla visione di film comici, dall’ascolto o lettura di barzellette e racconti umoristici, ma anche dalla risata simulata.

Studi scientifici in campo psicologico, fisiologico e neurologico confermano che l’umorismo può avere un effetto ansiolitico senza necessità di ricorrere a farmaci sedativi, tanto che si è arrivati alla sperimentazione terapeutica del metodo dell’humor therapy di McGhee per il trattamento di stati depressivi di rilievo clinico lieve (3).

Lo Yoga della Risata è un'altra applicazione pratica degli studi sugli effetti terapeutici dell'umorismo: si basa sulla tecnica ideata nel 1995 dal medico indiano Madan Kataria. La sua peculiarità sta nell’indipendenza dalla comicità a livello cognitivo, dato che il corpo non distingue tra risata simulata e risata autentica ed in entrambi i casi si ottengono gli stessi effetti positivi attraverso semplici esercizi respiratori (Yoga Pranayama) ed esercizi giocosi volti a stimolare il riso.

Per quanto mi riguarda, anche senza ricorrere allo yoga, cerco di vedere il lato comico di ogni cosa.    
Persino quando acquisto un libro giallo privilegio l'ronia, tant'è vero che ho appena comprato "Finché c'è prosecco c'è speranza" di Fulvio Ervas, con protagonista l'ispettore Stucky e le osterie di Treviso.

Se è vero che Risus abundat in ore stultorum è anche vero, come dice la saggezza popolare, che ridere fa buon sangue! 


(1) cfr. gli studi di Giacomo Rizzolatti del Dip. di Neuroscienze dell'Univ. di Parma: 
Mirror neurons and their clinical relevance /Rizzolatti G, Fabbri-Destro M, Cattaneo L. 
in
Nature Clinical Practice Neurology. vol. 5 (2009) , pp. 24-34.

(2)
Do cheerfulness, exhilaration, and humor production moderate pain tolerance? A FACS study / K. Zweyer, B. Velker and W. Ruch,
in Humor: International Journal of Humor Research, vol. 17 (2004), pp. 85–119

(3) Handbook of humor research / edited by Paul E. Mcghee and Jeffrey H. Goldstein - New York : Springer, c1983 - 2 v. ; 24 cm.