Affermare che Munthe sia stato solo un medico svedese è riduttivo e non rende onore al suo ecclettismo ed alla sua straordinaria personalità di scrittore, difensore dell'ambiente, amante degli animali (soprattutto dei cani), cultore dell'arte e fine collezionista.
Giunto per la prima volta ad Anacapri nel 1884, mentre operava come medico "senza frontiere" prodigandosi per sconfiggere la grave epidemia di colera partenopea, fu stregato dall'isola e dal golfo, tanto da volervi prender abitazione stabile, lui svedese nomade che fino allora aveva viaggiato in Europa e soggiornato in Francia.
Dei diversi libri scritti da Axel Munthe ("Croce rossa, croce di ferro", "Napoli e Capri" ...), l'opera più famosa resta senz'altro "La Storia di San Michele": un'autobiografia romanzata della sua vita e del legame con Villa San Michele, la dimora che edificò ad Anacapri, sul terreno dove era presente una cappella dedicata a San Michele.
Villa San Michele (ora sede dell'omonima fondazione) è un luogo magnifico e dire magnifico è un eufemismo.Un'abitazione "aperta al sole, al vento, alla luce del mare come un tempio greco", con uno splendido giardino dal quale lo sguardo si perde sul mare caprese e sul golfo di Napoli e nel quale sono esposti reperti archeologici provenienti dalle rovine di una delle ville dell'imperatore Tiberio, costruita sul medesimo terreno.
Nella "Storia di San Michele", scritta su consiglio di Henry James, Munthe racconta dell'Europa cancellata dal conflitto mondiale, del colera, del terremoto di Messina del 1908, dei manicomi, degli ospedali e delle umane tragedie di ogni genere. E' un romanzo-diario immenso nel quale la storia si mescola ad idee originalissime ed all'avanguardia. Un testo che può essere letto senza continuità perché ogni capitolo è una perla.
Per chi volesse saperne di più rimando a:
http://www.villasanmichele.eu
http://it.wikipedia.org/wiki/Axel_Munthe
http://www.capri.it/it/s/villa-san-michele-axel-munthe