Con l'approssimarsi delle vacanze estive, si scatena la fantasia del viaggiatore che è in me e nella mente balenano arditi progetti, il pensiero decolla verso svariatissime mete, per poi atterrare subito alla realtà facendo i conti con il budget.

"Odio i viaggi e gli esploratori” scrive paradossalmente Claude Lévi-Strauss (1), nell’esordio di Tristi tropici (1955), che è pur sempre, oltre che di antropologia, un libro di viaggi e che si chiude con la malinconica considerazione che non si trovano più territori inesplorati e luoghi incontaminati, come non esistono più gli esploratori, ma solo i turisti della domenica e le vacanze di massa.  la mer et la voile
Sebbene snaturato dalla devastazione del pianeta ad opera della civiltà, il piacere senza scopo del viaggio resta una prerogativa dei nostri tempi, perché nell'antichità si viaggiava sempre mossi da una necessità eroica, spirituale o mercantile: come dimostrano le varie opere letterarie dall'Odissea di Ulisse, alle gesta dei cavalieri dell'epica medievale, fino al viaggio di Dante nella Divina commedia ed in termini più economicistici i resoconti delle avventure di Marco Polo.
Solo in età moderna il viaggio diventa esplorazione volontaria per scopi scientifici, geografici o culturali all'insegna dell'avventura: subito la mente corre con una certa invidia a Alexander von Humboldt (2) ed ai suoi scritti "Quadri della natura" ed a Charles Darwin (3) che nel "Viaggio di un naturalista intorno al mondo" rendiconta i 5 anni di navigazione sul brigantino Beagle con tutto lo stupore, la meraviglia e l’acceso entusiasmo per la scoperta di luoghi inviolati, persone ed animali mai venuti a contatto con l’uomo.

Nel '700 e nell'800 sull'esempio del "Viaggio in Italia" di Goethe (4) comincia ad affermarsi anche la prospettiva del viaggio inteso come fuga e malinconico rimpianto del mondo classico greco-romano, secondo la moda romantica del "Gran Tour", ma sarà solo nel 1900, età di marcato individualismo, che si imporrà l'idea del libero vagabondaggio.

Il ribelle ed inquieto nomadismo ben esemplificato nella letteratura della beat generation ed in particolare nel suo libro-manifesto il celeberrimo "On the road" di Jack Kerouac (5), porterà però oltre al rifiuto delle appartenenze culturali e delle convenzioni sociali, anche alla degenerazione della filosofia del viaggio nei trip psichedelici, provocati dall'abuso di sostanze stupefacenti.

Se crediamo che  il viaggio, inteso come scoperta ed esplorazione, termini con la civiltà, forse l'unico viaggio che possiamo ancora fare, in un territorio sconfinato ed in parte inesplorato, è all’interno di noi stessi: nel nostro mondo interiore, un percorso infinito che sfugge alle logiche spazio-temporali.

L'unica certezza che ci rimane è quindi la considerazione che il viaggio è una metafora della vita e "Non credo che si viaggi per tornare. L'uomo non può tornare mai allo stesso punto da cui è partito, perché, nel frattempo, lui stesso è cambiato" (Andrej Tarkovskij) (6).


(1) Cfr. la più recente biografia di Claude Lévi-Strauss (1908-2009): Il poeta nel laboratorio : vita di Claude Lévi-Strauss / Patrick Wilcken ; traduzione di Raoul Kirchmayr. - Milano : Il saggiatore, 2013. - 406 p., [4] carte di tav. : ill. ; 22 cm.
Tristi tropici / Claude Levi-Strauss ; traduzione di Bianca Garufi. - Milano : Il Saggiatore, 2011. - 379 p., [8] carte di tav. : ill. ; 19 cm.

(2) von Humboldt (1769-1859) naturalista e botanico è considerato il padre della geografia scientifica moderna.
Ansinchten der natur, pubblicato per la prma volta nel 1808, continua ad essere tradotto e stampato anche ai giorni nostri.
cfr. Quadri della natura / Alexander von Humboldt ; a cura di Franco Farinelli ; con la collaborazione di Grazia Melucci. - Scandicci : La nuova Italia, 1998. - XXX, 381 p. : ill. ; 21 cm.
(3) cfr. Viaggio di un naturalista intorno al mondo / Charles Darwin ; introduzione di Franco Marenco. -Torino : Einaudi, 2012. - XXVI, 491 p. :ill. ; 21 cm. (ET ; 1297)
(4) Viaggio in Italia / Johann W. Goethe ; traduzione di Emilio Castellani; commento di Herbert von Einem adattato da Emilio Castellani ; prefazione di Roberto Fertonani ; con uno scritto di Hermann Hesse. - Milano : A. Mondadori, 2007. - LVIII, 866 p., [8] c. di tav. : ill. ; 19 cm.
(5) Per la versione non censurata del viaggio per l'America: On the road : il rotolo del 1951 / Jack Kerouac ; a cura di Howard Cunnell ; postfazione di Fernanda Pivano. - Milano : Oscar Mondadori, 2010. - CVI, 388 p. ; 20 cm.
cfr. la versione "classica":  Sulla strada / Jack Kerouac ; traduzione di Marisa Caramella ; con un saggio di Fernanda Pivano. - Milano : Oscar Mondadori, 2013. - 389 p. ; 20 cm. (Oscar classici moderni ; 20)
(6) cfr. il film documentario Tempo di viaggio (1983)