Nel corso dei suoi 86 anni di vulcanica attività Nino Migliori (1) ha percorso diverse strade spesso controcorrente, perchè come ha affermato lui stesso "fotografare significa scegliere e trasformare".  
Per chi volesse conoscere uno dei maggiori fotografi italiani del '900, presso lo spazio della Fondazione Forma di Milano dal 18 ottobre al 6 gennaio 2013 è allestita la mostra La materia dei sogni di Nino Migliori (2) .


Scrive Alessandra Mauro (curatrice della mostra insieme a Denis Curti) nel catalogo edito da Contrasto, "Il lavoro di Migliori è passato dal racconto della realtà, alla sperimentazione sul mezzo e sul linguaggio, fino alla produzione intorno alla Polaroid ed alle installazioni".

La retrospettiva inaugurata il 18 ottobre, sintetizza la vasta produzione di Migliori in un ordine diacronico, ma non cronologico, anche se ad apertura della mostra appaiono le splendide immagini in bianco e nero del realismo non estetizzante delle genti dell'Emilia e del sud d'Italia scattate nel dopoguerra.  Si tratta della cosidetta fotografia della "distanza calda": scatti che fanno conoscere e testimoniano la realtà nelle strade e nelle case degli italiani, appena usciti dall'oscuro periodo bellico.

La serie dei "muri" inaugura la ricerca sul linguaggio, mentre dagli anni '80 in poi il lavoro con la Polaroid (polapressure e polaori) in cui deforma le immagini in fase di sviluppo con pressioni di unghie o incisioni di chiodi e con inserimenti di foglie d'oro, porta a suggestive visioni, magistralmente espresse nei paesaggi di Italian sketchbook.

Nino Migliori è fotografo ispirato dalla curiosità che provoca trasgressione: si diverte a violare le istruzioni sull'uso delle pellicole e della carta fotografica, arrivando a bloccare lo sviluppo mettendo le foto in freezer, deformando e ricreando immagini con colate di cera ed addirittura nel caso delle "ossidazioni", realizzando copie uniche senza macchina fotografica, ma solo posando oggetti su carta sensibile poi esposta alla reazione della luce.
Ad arricchire l'allestimento milanese infine vi è anche un'installazione presentata per la prima volta "Foto scattate e abbandonate": una raccolta di stampe e di  rullini dimenticati negli studi fotografici o forse abbandonati dagli autori, che Nino Migliori ha assemblato e raccolto in sculture ad albero.

In Migliori la creatività si esprime a tutto campo e la fotografia diviene "selezione consapevole della casualità", ma al di là di tutte le valutazioni critiche degli esperti d'arte, ciò che colpisce in lui é il suo spirito perennemente giovane ed innovativo, che rende del tutto trascurabile il fatto che sia nato nel 1926.

(1) Nato nel 1926 a Bologna, dove vive e lavora, Nino Migliori non è solo un fotografo contemporaneo, ma un vero "architetto della visione".
Sue opere sono conservate nei musei di tutto il mondo dal MNAC di Barcellona, al Museum of Modern Art di New York.
cfr. http://fotografia.deagostinipassion.com/our_experts/public/Fotografia-Digitale-Angolo-del-critico_48592/I-grandi-fotografi-Nino-Migliori-o-della-sperimentazione_633542

(2) cfr. http://www.formafoto.it/_com/asp/page.asp?g=h&s=i&l=ita

Spunti bibliografici
- Nino Migliori: la materia dei sogni. - Roma : Contrasto, 2012. - 232 p. : ill. ; 32 cm. (Catalogo della mostra alla Fondazione Forma, Milano 18 ottobre - 6 gennaio 2013)
- Nino Migliori: Il passato è un mosaico da incontrare : ritorno agli anni Cinquanta . - Bologna : Quinlan, 2010. - 261 p. : ill. ; 30 cm. (Catalogo della Mostra tenuta a Roma nel 2010)
- Nino Migliori : Nature inconsapevoli / a cura di Marisa Vescovo. - Bologna : Quinlan, [2009]. - 115 p. : ill. ; 22x22 cm. (Catalogo della mostra tenuta nel Borgo storico Seghetti Panichi, Castel di Lama)
- Nino Migliori : Paesaggi infedeli. - Bologna : Damiani, stampa 2008. - 127 p. : in gran parte ill. ; 33 cm. 
- Nino Migliori: La ricerca infinita. - Firenze : Edizioni della meridiana, [2005]. - 119 p. : ill. ; 22x22 cm. (Catalogo della Mostra tenuta a Milano nel 2005).
- Muri: muri, tempo gesto segno : Nino Migliori / a cura di Marilena Pasquali. - Bologna : Damiani, [2004]. - 141 p. : ill. ; 28 cm. (Mostra tenuta a Dozza nel 2004)