Da circa dieci anni, salvo rare eccezioni, dovute a cause di forza maggiore, mi godo il teatro estivo in un luogo suggestivo: il Licinium di Erba (1).
teatro Licinium 28/07/2012La storia di questo palcoscenico all'aperto, che sorge alla sommità della scalinata Terragni e si immerge nella quiete del bosco limitrofo, segue in un certo senso il corso delle vicende storiche italiane, dall'epopea degli anni Trenta con gli allestimenti di tragedie greche ed eroi, cari alla cultura fascista, alla lenta decadenza degli anni Cinquanta con qualche incursione nell'avanspettacolo e nel teatro d'avanguardia, fino all'oblio e poi alla ripresa nel 1993 promossa dall'associazione dell'Accademia dei Licinii.

La rinascita del Licinium è perfettamente compiuta nel 2001, quando l'Accademia, grazie all'impegno dell'allora presidente Isabella Molteni ed alla geniale direzione artistica e regia di Gianlorenzo Brambilla, imprime una svolta di stile, mettendo in scena produzioni proprie e scenari che valorizzano il contesto naturale e ambientale.  Gli allestimenti spaziano da Shakespeare (Sogno di una notte di mezza estate, 2001) a Rostand (Cyrano de Bergerac, 2002), da Molière (Don Giovanni, 2005) a Pirandello (Sei personaggi in cerca d’autore, 2007) fino alla scelta di consacrare totalmente il Licinium al teatro shakeasperiano, dopo la sequenza di Romeo e Giulietta (2006), La tempesta (2009), La bisbetica domata (2010) e Otello (2011).

Nella mia memoria affiorano tanti ricordi a volte emozionanti, a volte anche un po' malinconici perchè sia Isabella Molteni, con la quale ho condiviso un'esperienza lavorativa e creativa ad Erba, sia Gianlorenzo Brambilla, sono prematuramente scomparsi (2). Nel groviglio di flashback e pensieri che si affollano nella mente, si staglia nitida la prima rappresentazione legata al Bardo: il Sogno di una notte di mezza estate del 2001 che mi stregò l'anima ed il cuore. Restano indimenticabili l'incanto del bosco, la spettacolare apparizione di fate ed elfi, la trovata di ruotare le scene su palcoscenici diversi, obbligando gli spettatori al cambio di fronte ed allo spostamento delle sedie con anarchici ed esilaranti risultati.

Il Licinium ora è associato al circuito internazionale dell'americana STA (Shakespeare Theatre Association) che riunisce i maggiori teatri shakespeariani e dal 2012 ha un nuovo direttore artistico nella figura del regista John Pascoe (3).

Quest'anno mi aspettavo con "Antonio e Cleopatra" di godere della rinnovata magia del teatro sotto le stelle, incoraggiata anche da dichiarazioni ad uso stampa che proclamavano che l'opera in 5 atti è "al tempo stesso tragedia d'amore e dramma politico ... e indaga da oltre 400 anni l'eterno dubbio tra passione e ragione, tra eros e thanatos".  Licinium 28/07/2012

Sabato scorso un violento temporale ha interrotto la rappresentazione dopo una trentina di minuti, costringendo alla fuga attori e spettatori.

Mi viene da pensare che forse sia stato lo spirito di Gianlorenzo Brambilla a scatenare le forze della natura, perchè il segmento di spettacolo al quale ho assistito non si è rivelato all'altezza delle aspettative: incerta la recitazione di Cleopatra (Marta Ossoli), stridente il contrasto tra gli attori professionisti e non, eccessivi e di dubbio gusto alcuni costumi. Si salvano (a mio modesto parere) solo le scenografie: splendide video proiezioni scandivano il passaggio di luogo dall'Egitto a Roma, con spighe di grano fluttuanti, riprese di distese marine e di interni capitolini.


(1) Il Teatro Licinium, venne costruito su inziativa dei fratelli Airoldi ed inaugurato nell'agosto del 1928. Licinium trae origine  dal nome antico di Erba ovvero dalla colonia romana Liciniforum, comandata dal console Licinio. L'idea del teatro all'aperto emula il Vittoriale e l'Arena di Verona. http://www.licinium.it/home.asp

(2) Isabella Molteni è scomparsa nell'aprile 2008, mentre Gianlorenzo Brambilla nella primavera del 2012 cfr. http://www.incrocinews.it/tempo-libero/addio-a-brambilla-br-cuore-artistico-del-licinium-1.55999

(3) regista, scenografo e costumista di fama internazionale ha lavorato soprattutto in teatri d'Opera (San Francisco, Covent Garden, Royal Opera e Festival di Spoleto)
cfr. http://sfopera.com/Profile-Bios/Production/John-Pascoe.aspx e http://www.johnpascoe.com/