Conosco Gianni Corsolini (1) da anni, da quando da studentessa grazie all'amicizia con le figlie, frequentavo la casa di Cantù, sempre aperta ad accogliere amici non necessariamente collegati al mondo del basket. Gianni è un omone col dono prezioso dell’autoironia, dotato anche di una reale modestia e di altre qualità che gli fanno onore, dato che in realtà è un grande eclettico.

La scorsa settimana ho avuto il piacere di intervistarlo davanti ad un caffè (i Corsolini sono gli unici che mi prendono sul serio come giornalista Occhiolino) in occasione della recente pubblicazione del suo secondo libro “Torta di riso e stuzzichini vari”, edito da Albalibri (2).
Compongono il volumetto una serie di racconti, "pillole corsoliniane" come le chiama lui, che pur avendo come sottofondo il basket, spaziano nel tempo e nei luoghi fra gli argomenti più disparati, passando dalla rievocazione della Bologna post bellica, ai ricordi di una trasferta della squadra del CUS universitario nella Sardegna degli anni Cinquanta turbata dal fenomeno del banditismo, dalla rassegnata necessità dei voli aerei, alla perplessità di fronte agli assalti agli outlet delle famiglie moderne.

Ascoltare le memorie corsoliniane, regala momenti esilaranti, come quando Gianni rievoca la sua fuga in corso Vannucci a Perugia a saccheggiare cioccolaterie in compagnia di Oscar Schmidt (3). Peccato che il motivo della presenza dei nostri a Perugia non fosse il cioccolato, ma l'attribuzione di un'onoreficenza del Comune al giocatore brasiliano.

Ugualmente ricca di humor è  la narrazione delle avventure di Gianni al supermercato con l'intento di procacciare, su richiesta dell'amata Mara, dei perini (pomodori di cui ignora l'esistenza).
Le pagine sono ricche di spunti sociali, di riflessioni pseudo-antropologiche e di esempi di varia umanità; tra le righe emerge, oltre alla nostalgia per Bologna, l’attaccamento per Cantù e la Brianza.

Non potrei concludere in modo migliore che con le parole di Alberto Figliola, curatore della collana "Frammenti di eterno": Gianni "avrebbe potuto fare mille mestieri fra cui il giornalista, l'entertainer e il cabarettista, l'organizzatore ed il brillante comunicatore. Ebbene, lui per cavarsi dall'imbarazzo di scegliere, questi mestieri li ha fatti tutti", più che egregiamente.  


(1) Giovanni Corsolini, detto "Gianni" allenatore di pallacanestro, dirigente sportivo, nonché presidente della Lega Basket dal 1977 al 1979.  Vedi biografia: 
http://www.fip.it/halloffame/DocumentoDett.asp?IDDocumento=17497
http://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Corsolini

http://www.basketnet.net/it/2008/06/02/giganti-del-basket-116-gianni-corsolini-179691

(2) Torta di riso e stuzzichini vari / Gianni Corsolini . - Rosignano Marittimo : Albalibri, c2012. - 112 p. ; 21 cm. verrà presentato  Lunedì  28 maggio 2012  alle ore 20.30 presso la  Sala Convegni Giovanni Zampese a Cantù - Corso Unità d’Italia, 11.
Il primo libro è: Quasi sessant'anni della mia vita con gente del basket / Gianni Corsolini. - Rosignano Marittimo : Albalibri, [2008]. - 115 p. ; 20 cm 

(3) Oscar Daniel Bezerra Schmidt (Natal,16 febbraio 1958) è un ex cestista brasiliano che si guadagnò il soprannome di Mão Santa ("mano santa") per la sua
precisione al tiro.
cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Oscar_Schmidt