Alla Galleria Sozzani di Milano è possibile vedere i migliori scatti fotogiornalistici del 2011 (1).

Fino al 03 giugno 2012 sono infatti esposte le opere vincitrici del 55° World Press Photo Contest (2), organizzato e gestito ogni anno dall’omonima associazione indipendente con sede ad Amsterdam, fondata nel 1955 con scopi educativi e comunicativi, volti alla libera diffusione del fotogiornalismo e della fotografia documentaria.


Per la sua rilevanza internazionale e per il prestigio e la popolarità conquistate nel corso degli anni, quale documento della storia attuale, il concorso - a dispetto dei premi non significativi dal punto di vista economico - riscontra sempre una vastissima adesione e all’edizione 2012  hanno partecipato oltre 5200 fotogiornalisti inviando più di 100.000 fotografie (3). Dal 1955 ad oggi, le immagini vincenti hanno crato tendenze e stili in campo fotografico e spesso sono diventate icone come la ragazza nuda che corre dopo un attacco al napalm in Vietnam o il piccolo uomo che fronteggia da solo a mani nude i carri armati in piazza Tienanmen.

La foto vincitrice (The World Press photo of the Year) dello spagnolo Samuel Aranda (4), ritrae una madre che  sorregge il figlio in coma, ritrovato tra i dimostranti feriti in seguito ai gas lacrimogeni lanciati in strada a Sanaa (Yemen) durante la manifestazione contro il regime autoritario del presidente Ali Abdullah Saleh.  E' un'immagine dolente che ricorda l'iconografia della Pietà di Michelangelo e che resta scolpita nella mente.

La maggior parte delle foto, appartenenti alle 9 categorie in cui è diviso il premio, sono di tragica attualità (scatti di guerre e insurrezioni in tutto il mondo, dello Tsunami, di interrogatori in Ucraina, di corpi fatti a pezzi in Messico ... ), non mancano però immagini più leggere come i ritratti umani o le foto della sezione dedicata alla natura (un banco di tonni, l'immensa grotta di Hang Ken recentemente scoperta in Vietnam, l'orso polare che, a causa dello scioglimento dei ghiacci, cerca invano cibo tra i pinguini).

Personalmente però voglio segnalare "Never Let You Go" (5) dell'argentino Alejandro Kirchuk, premiata per la categoria Vita quotidiana. Si tratta di uno scatto poco scenografico e di apparente normalità nel quale viene ritratta una coppia di anziani coniugi: è la storia dell'amore sconfinato di Marcos che assiste la moglie Monica, malata di alzheimer, che a malapena lo riconosce, fino allo stremo delle forze.
Di fronte a certe immagini le parole sono superflue ... 

(1) http://www.galleriacarlasozzani.org/#/exhibitions/294/
(2) http://www.worldpressphoto.org/gallery/2012-world-press-photo
La mostra itinerante nel mondo in quasi 50 Paesi,  in Italia è allestita fino al 20 maggio anche al Museo di Roma in Trastevere
http://www.museodiromaintrastevere.it/mostre_ed_eventi/mostre/world_press_photo

(3)
Cfr. dati in “Immagini da guardare in silenzio” di Giovanna Calvenzi (Corriere della Sera del 05/05/2012)
(4) Nato nel 1979 a Barcellona, già giornalista de El Pais, ora associato a France press http://www.samuelaranda.net/
(5) http://www.worldpressphoto.org/photo/2012alejandrokirchukdls1-al?gallery=2634&category=52