Ne ha parlato Beppe Severgnini su Italians, ne ha discusso Gad Lerner (curatore tra l’altro della prefazione), ha fatto notizia sui giornali a gennaio perché il sindaco leghista di Sesto Calende, Marco Colombo, ha cercato di farlo sparire dalla biblioteca comunale.

Si tratta del libro L'idiota in politica: antropologia della Lega Nord (1) scritto dall’antropologa francese Lynda Dematteo (già pubblicato in Francia nel 2007 dalla Cnrs éditions col titolo L'idiotie en politique: subversion et néo-populisme en Italie).

La studiosa francese ha vissuto un anno a Bergamo ed ha condotto la sua ricerca di "osservazione partecipante" a stretto contatto con i militanti leghisti, in particolare con Davide Belotti (ex capo ultras dell'Atalanta), raccogliendo anche numerosi aneddoti che testimoniano il senso a volte tragicomico dell'ideologia padana (2).

L'idiota in questione non è il "Trota", ma Bossi padre, definito dall’autrice "l'idiota della politica", partendo dall’etimologia greca della parola ἰδιώτης ovvero colui che conduce vita privata in campagna in contrapposizione al cittadino che conduce vita pubblica.

La Lega ha infatti conquistato la campagna e la provincia lombardo-veneta con la sua ideologia reazionaria ed ostile all'unità nazionale, con la propaganda della secessione e del razzismo.

Il linguaggio e le maniere del politico Bossi  ricalcano il lessico e la gestualità dei personaggi della commedia dell’arte, una maschera farsesca e caricaturale che sta alla base della tecnica comunicativa populista della Lega nord, non la critica, ma la parodia della politica. L'ignoranza e la volgarità diventano, con un ribaltamento "carnevalesco", valori positivi e propri dell'identità leghista schietta e sincera.

Tutta la “sovrastruttura” culturale della Lega è costruita a partire da miti deformati e reinventati riferiti alla tradizione celtica, ad Alberto da Giussano, al paganesimo classico: la Padania, Roma ladrona, il rito dell’ampolla d’acqua del Po, il raduno di Pontida.

Alcuni riti assumono un simbolismo contrario a quello originario: ad esempio i leghisti trasformano il giuramento di Pontida in un patto contro Roma, mentre storicamente ha una matrice neoguelfa di riconciliazione dei cattolici con lo Stato.

La verità è che tutta la Lega ha sempre ruotato attorno a Bossi, ma ora che il Senatur ha dato le dimissioni ed è apparso irriconoscibile, smarrito e piagnucoloso nel porgere le sue scuse alla manifestazione per l'Orgoglio leghista a Bergamo, la commedia sembra aver perso il principale teatrante e qualcuno dovrà quindi cambiare il canovaccio, se la Lega vuole restare sulla scena.


(1) L'idiota in politica : antropologia della Lega Nord / Lynda Dematteo ; prefazione di Gad Lerner ; traduzione di Matteo Schianchi. - Milano : Feltrinelli, 2011. - 266 p. ; 22 cm. (Traduzione dal francese)

(2) ad esempio la provocazione di Calderoli, ideatore del Maiale day, che ha condotto un suino al guinzaglio ad infettare il terreno dove doveva sorgere una moschea. Il caso di Stefano Stefani, leghista di Vicenza, che dovette abbandonare l'incarico di sottosegretario alla Farnesina dopo aver definito in un articolo sulla Padania i tedeschi "biondi,  iper-nazionalisti, stereotipati, ubriachi di tronfie certezze, invasori delle spiagge italiane".
Molti altri aneddoti sono contenuti nel libro di Leonardo Facco: Umberto magno : la vera storia dell'imperatore della Padania / Leonardo Facco. - Roma : Aliberti, 2010. - 475 p. ; 21 cm.