La Corsica è un'isola dai paesaggi meravigliosi, con una storia geologica complessa, laghi d’origine glaciale, rilievi montuosi che si snodano da Capo Corso fino a  Capo Pertusato in un'ambiente naturale intatto.


Balzac la definì un'isola francese baciata dal sole italiano.
Per secoli sotto il dominio dei Genovesi, è passata alla Francia solo nel 1768.

La grandeur dei Francesi è nota, ma quando si mette piede a Bonifacio e si visita l'arcipelago delle Lavezzi, il Golfo di Santa Amanza ed in generale l'area marina a sud della Corsica, parlare di "bellezza estrema", come proclamato nel depliant dell'ente del turismo, non è un'esagerazione, ma pura verità.

La cittadella medievale (haute ville) di Bonifacio, arroccata su un promontorio di calcare, oltre alla visione delle testimonianze dei Genovesi e della Legione straniera, offre al viaggiatore la possibilità di passeggiare per le strette viuzze, di percorrere il cammino di ronda, di scendere al mare lungo i 187 scalini dell'escalier du roi d'Aragon e di ristorarsi in trattorie e bar di ogni genere.

Il parco marino delle Bocche di Bonifacio, esteso nei suoi 80.000 ettari, è una meraviglia di paesaggi marini e costieri: un paradiso ambientale di rocce di granito rosa che si specchiano su acque azzurre e cristalline o blu cobalto secondo la profondità, abbinate a flora e fauna dall'eccezionale varietà.

Oltre che dal mare, anche da terra, appena fuori Bonifacio, nei presso del faro di Capo Pertusato si può ammirare il panorama mozzafiato fatto di bianche falesie e di mare turchese.

Ajaccio e Porto Vecchio appaiono fin troppo trafficate e cittadine a chi -come me- si è abituato alla naturale magnificenza ed alla tranquillità del mare di Bonifacio (Rondinara, Catena ed Arinella tanto per citare qualche spiaggia).

Semmai a chi voglia allontanarsi dalla sabbia è consigliabile la visita al sito preistorico di Filitosa: un grandioso parco archeologico del neolitico con menhir e megaliti scolpiti.

Infine la gastronomia corsa solletica il palato con una varietà di prodotti naturali e genuini: salumi, formaggi (brocciu), pesce e carni, dolci (buonissimi quelli a base di miele e farina di castagne) e birra locale.

Per mangiar bene a prezzo equo, meglio scegliere però un ristorante o una trattoria all'interno come il Moulin Farelacci piuttosto che il pretenzioso e deludente Marina di Cavu.

A volte il paradiso è molto più vicino di quanto si pensi ...