Attirata dal titolo ammicante Finché c’è prosecco c’è speranza (1) e dalla prefazione di Margherita Hack, ho scoperto il commissario Stucky, mezzo veneto e mezzo persiano in forza alla Questura di Treviso, qui alla sua quarta indagine, alle prese col presunto suicidio di un produttore di vini e con il successivo assassinio del direttore di un cementificio, accusato di ammorbare le colline della marca trevigiana con polveri sospette.   

Lontano dalle atmosfere noir della mala di Carlotto, Fulvio Ervas (2) racconta la provincia con i suoi vizi e le sue virtù, i suoi  limiti e le sue contraddizioni. 

Sarà perché ho la mamma di origini venete, sarà perché sin da piccola ho udito reclamare “il goto de vin”, ma mi son goduta la lettura di questo poliziesco per nulla cruento. Poco importa se i personaggi non sono ben delineati e la trama gialla non ha un intreccio complesso.
Nel libro ho ritrovato le vigne e gli odori della campagna veneta, dove da bambina passavo le vacanze estive a casa della nonna, la vita di paese che ruota tutta attorno all'osteria ed alla chiesa.

Anche i personaggi minori mi son sembrati familiari: il matto locale che gratta la ruggine e compone epitaffi stile Antologia di Spoon River, l'oste depositario di confidenze e segreti (in vino veritas) ed il parrocco parecchio accomodante. Sopra le righe e volutamente caricaturale, mi è parsa invece Celinda Salvatierra, l'ereditiera proveniente dalle Ande, che semina scompiglio minacciando di piantare banani sulle colline del prosecco. 

Un giallo scorrevole ed ironico in cui i protagonisti, oltre al vino, sono senz’altro la tutela dell’ambiente e la difesa del territorio.

Finché c’è prosecco c’è speranza è anche un giallo enologico, perché si impara molto sul vino e si scherza pure sull’ignoranza dei termini (ad es. BRUT è un vino che non ha superato un concorso di bellezza”, mentre il DEMI SEC è  “un vino dopo una lunga dieta” … ah ah).

Tra le righe leggere del poliziesco, l’autore ci dice che pur essendo le morti delittuose e violente a far notizia, son le morti silenziose e nascoste, provocate dall’inquinamento ambientale, a dover esser sottoposte all’attenzione collettiva.

(1) Ed. Marcos y Marcos 2010     

(2)
Agronomo, insegna scienze naturali in un liceo. Coltiva l'orto rigorosamente bio e scrive per diletto
Bibliografia aggiornata al 19/06/2016

Serie dell'ispettore Stucky
Commesse di Treviso: / Fulvio Ervas. - Milano : Marcos y Marcos, 2006
Pinguini arrosto / Fulvio Ervas. - Milano : Marcos y Marcos, 2008. - 295 p. ; 21 cm
Buffalo Bill a Venezia / Fulvio Ervas. - Milano : Marcos y Marcos, 2009. - 285 p. ; 21 cm.
Finché c'è prosecco c'è speranza / Fulvio Ervas ; prefazione di Margherita Hack. - Milano : Marcos y Marcos, 2010. - 301 p. ; 21 cm.
L'amore è idrosolubile / Fulvio Ervas. - Milano : Marcos y Marcos, 2011. - 351 p. ; 21 cm.
Si fa presto a dire Adriatico / Fulvio Ervas. - Milano : Marcos y Marcos, 2013. - 325 p. ; 21 cm.

AltrI titoli:
Succulente / Luisa & Fulvio Ervas. - Milano : Marcos y Marcos, 2007. - 235 p. ; 21
Follia docente / Fulvio Ervas. - Milano : Marcos y Marcos, 2009 . - 223 p. ; 17 cm.
Se ti abbraccio non aver paura  / Fulvio Ervas. - Milano : Marcos y Marcos, 2012. - 319 p. : 1 carta geografica, 1 ritratto ; 21 cm.
Tu non tacere / Fulvio Ervas. - Milano : Marcos y Marcos, 2015. - 347 p. ; 21 cm.